15 e 16 Giugno, prima edizione Biga Race, un evento unico su una delle salite più belle d’Italia.
Insieme a un gruppo di user e simpatizzanti delle cargo bike, provenienti da diversi angoli d’Italia (e non solo), abbiamo pedalato fino a sfiorare i muri di neve che costeggiano i tornanti del Colle del Nivolet, per fermarci dove anche la ruspa spalaneve si è dovuta arrendere.
La Biga Race è un evento descrivibile più come un raduno che come una gara, giunto quest’anno alla prima edizione dopo l'edizione zero sullo Stelvio del 2023. La Biga Cargo Race è una sorta di sfida senza vincitori né vinti, dove muscolari e E-bike, uomini e donne, giovani e navigati ciclisti viaggiano insieme. Le batterie di scorta di alcune bici sono state messe a disposizione di tutti e chi aveva l’assistenza elettrica ha trainato i coraggiosi partecipanti su muscolari negli attimi di crisi dovuti a tratti più duri; Insomma, una “Race” dove vince il fair play, la simpatia e la passione per il mondo cargo e dove tutti i partiti sono arrivati e si sono gustati il premio: pane, salame e birra.
Biga Bike, l'organizzatore del raduno racing, è una realtà della provincia milanese che, in pochi anni, ha avuto un grande successo fornendo i mezzi per diverse start-up giovani e per progetti di mobilità sostenibile, soprattutto per aziende e cooperative di consegne in città di tutta Italia.
Molti partecipanti sono dei veri e propri corrieri, ma appassionati: credono in questa alternativa al trasporto di merce in ambito urbano, consci che pedalando in sella ad una cargo bike si riescono ad abbattere notevolmente i tempi di consegna oltre il 50%.
Oggi, come è noto, è il Nord Europa protagonista della rivoluzione cargo con la più alta percentuale di mezzi di questo tipo utilizzati sia per svago, sia per portare i bambini a scuola, sia per fare la spesa o consegnare pacchi.
La maggior parte dei produttori delle cargo bike ha sede in Nord Europa, principalmente Danimarca, Olanda, Belgio e Germania.
L'avventura del Nivolet in sella a tante cargo nordeuropee è iniziata a Locana, la sera prima della scalata, con il montaggio del campo base e l’inizio di quello che si può chiamare un vero e proprio raduno, in un'atmosfera molto familiare.
Nel Parco del Gran Paradiso
Il Nivolet è un colle molto amato dai ciclisti nonostante non sia un vero e proprio valico: si arriva in cima dopo una lunga salita, panoramica e varia, e non si passa sull’altro versante se non con la bici in spalla. Durante l’anno ci sono alcuni giorni di chiusura al traffico del tratto da Chiapili alla cima.
Quando le sbarre non consentono l’accesso al tratto più alto, nei giorni in cui ci sono meno persone o in inverno, è facile incontrare stambecchi, rapaci, marmotte e volpi.
Il campo-base allestito dal team di Biga Bike e dai coraggiosi partecipanti arrivati sabato sera, si trova, abbiamo detto, a Locana, nell’area picnic di Zaunere, già nel cuore della Valle Orco, a 33 km e 1.840 metri di dislivello dal Colle del Nivolet. Partire da Zaunere significa percorrere la parte più bella di strada che prima affianca il fiume Orco, passa qualche abitato, per poi diventare più movimentata a partire dai 4 tornanti dopo Noasca. Poco dopo, si devia dalla strada principale che entra in una galleria e si pedala distanti dal traffico, in un paesaggio incredibile tra grandi massi rocciosi, piscine naturali create dal fiume, pareti di arrampicata, all’ombra di grandi larici.
Uno scenario aspro quanto incantevole, che termina a Ceresole Reale, ultimo comune, prima di vedere il grande lago blu. Il Lago di Ceresole Reale è una meta molto turistica, ha un percorso ciclopedonale intorno e qualche struttura ricettiva e ristori.
Dopo lo specchio d'acqua si prosegue per affrontare le curve ed i tornanti che conducono prima alla frazione Chiapili, dove c’è una sbarra che viene chiusa in inverno, e poi alla Diga del Serrù, ultimo punto raggiungibile con auto e moto. Passata la sbarra, ci si trova in uno scenario di riappropriazione "sportiva" e naturale del territorio, con persone che camminano in mezzo alla strada e bici di qualsiasi tipo che salgono e scendono. A questo punto si inizia anche a sentire il fiato più pesante, per via dell'alta quota, che si avvicina ai 2.612 metri dell’arrivo. Il percorso di 18,5 km di curve e tornanti immersi nel Parco Nazionale del Gran Paradiso invita a fermarsi ogni tanto e affacciarsi per vedere la salita fatta, che si snoda tra i laghi Serrù e Agnel.
La storia di questa strada è da sempre in bilico tra ecologia e utilità, essendo nata negli anni '30 per la costruzione delle centrali idroelettriche.
Scendendo, prima della galleria che termina nella frazione di Pianchette, si devia dalla statale sulla destra e, in mezzo a grandi massi, si arriva a una sbarra che impedisce alle moto e alle auto di passare: questo é un tratto della vecchia strada per anni dismessa e recuperata per il Giro d’Italia 2019.
Passata un’arcata rocciosa dove si trova un’altra sbarra, iniziano 3 chilometri all’8,7% di pendenza media, con una punta massima del 14% e con una fitta serie di tornanti, in un paesaggio spettacolare.
Testo di Ciclismo.it a cura di Raffaella Cegna
Alessandro Argiolas è arrivato appositamente da Cagliari in aereo, per partecipare pedalando su una Bullitt Bluebird, simile a quella che usa insieme al suo socio per fare consegne tutti i giorni in Sardegna per il suo servizio Bike Messenger Cagliari, attivo dal 2015, con una flotta di cargo preparate e fornite da Biga Bike.
Davide Salvano, altro amico di lunga data dell’organizzatore e di Alessandro Colombo, pedala con una E-Bullitt "Miss Bullitt" . Anche lui non usa normalmente cargo, pedala prevalentemente in sella a bici da strada, ma vede in questo evento un modo per stare insieme e divertirsi.
Andrea Ledda è un ragazzo alto, sportivo e pronto a cambiare all’ultimo bici per cedere la sua a chi teme di non farcela con rapporti troppo duri per la salita. E così si ritrova in sella a una chicca: la Bullitt Vigorelli, combinazione delle iconiche Larry vs Harry Original Bullitt in alluminio e la storica bici da pista Cinelli Vigorelli. Andrea solitamente gira a Milano con una scattofisso e usa la cargo per andare ad arrampicare in montagna, o per gioco, visto che ogni pretesto è buono, e di cargo a disposizione ne ha a volontà, basta che chieda al papà Alessandro Ledda!
Nicola Cavalleri è presente anche lui con la sua cargo E-Bullitt MilkPlus, con cui lavora quotidianamente dal 2022 consegnando i materiali della sua ditta Cart Ingross ai clienti, nella zona di Bergamo.
Stefano Schieppati partecipa con una cargo E-Bullitt Race prestata, perché tra le tante bici che possiede per passione, questa tipologia non è ancora presente nel suo box.
Per lui il divertimento in bici si può raggiungere sia con una Brompton che con una cargo bike.
Alban Metaliaj, invece, è un appassionato cicloturista che macina migliaia di km all’anno con una vecchia MTB su cui carica borse a volontà, ma è un fan di Biga, dunque si è unito all’avventura con una Bullitt Raw in prestito. Questa è la terza volta che sale in sella ad una cargo e vorrebbe averne una tutta sua. Dopo l’evento è rientrato a casa, a Savona, in bici ovviamente.
Alessandro Ledda, detto "Ale Biga", è l’anima della festa, nonché la mente di Biga Bike, una creatura concepita nell’era della pandemia insieme a due soci: un negozio-officina, altamente specializzato in bici cargo come Riese & Müller, Larry vs Harry, Bergamont, Muli, Omnium, Gazelle e Babboe, che sono customizzate e rivisitate secondo qualsiasi desiderio dei cliente, solitamente per flotte di messenger. Ale pedala su una Bullitt EP8 Lizzard King con due casse audio piazzate solidamente sul pianale con la musica al massimo, e andare al massimo.
Andrea Loiudice fa parte del team Biga è quindi presente con la sua E-Bullitt Bluebird, con cui sta facendo attualmente il trasloco di casa, il che significa trasportare parti di arredamento per una media di 50 km al giorno, con un peso non indifferente.
Marta Deiana è l’atleta del gruppo, con una lunga treccia che esce dal casco, un bellissimo sorriso e una tale carica di energia positiva da non aver bisogno di nessuna batteria per salire sul Colle. Per lavoro e studio si occupa di geologia, nel tempo libero pedala su strada e si avventura (in svariati modi) in montagna. Pur non possedendo una cargo bike, è amica degli organizzatori, pedala su una Bullitt Bollocks.
Riccardo Marmonti e il suo amico a quattro zampe, West, sono presenti con una Riese&Müller Load che usa sia per lavoro sia per hobby.
Elisa Castiglioni con la sua Bullitt MilkPlus che usa per svago e per le consegne del suo ristorante Sanduiss.
Raffaella Cegna
La sua compagna di viaggio è una cargo diversa dalle Bullitt, pensata per trasportare più una famiglia intera che tanti scatoloni. è arrivata in cima in sella alla Gazelle Makki a pedalata assistita con onore e comodamente, usando una sola batteria e divertendosi in discesa a tutta velocità.
Pietro Trevisan partecipa alla Biga Race con la sua cargo bike a pedalata assistita Riese&Müller.
Pietro usa questo mezzo quotidianamente per lavoro, per trasportare a Milano i prodotti di Buoono Farm, la start-up innovativa di cui è co-founder. In questo caso la mobilità green è una scelta consapevole, che va di pari passo con il progetto di business di questa fattoria urbana specializzata in produzione di funghi, germogli e derivati ad alto potenziale nutraceutico con uso di terricci ottenuti mediante riciclo degli scarti di produzione dell’industria agroalimentare. Il sogno di Pietro è di svegliarsi un mattino, uscire di casa e trovare la metropoli lombarda inondata di cargo bikes.
Mikhael Bellanza e Victor sono una coppia inseparabile, come solo tra cane e padrone può accadere. Michael è con noi con una Riese&Müller e pedala anche per sostenere e diffondere la storia dell’associazione“Studenti per la strada”, un progetto cui partecipa molto attivamente dove gli studenti di medicina girano la città di Milano portando aiuto ai senzatetto. Victor è un cane di quasi 50 kg molto bravo, abituato a girare in bici e portare anche lui aiuto, strappando magari un sorriso e dando affetto disinteressato a chi si trova in difficoltà. Anche in questo caso le cargo rappresentano un mezzo sostenibile e solidale.
Gaia Massimino questa volta pedala con una normale bici stradale, perché la sua Bullitt l’ha prestata a qualcuno che non aveva il mezzo giusto per l’occasione. È un membro della cooperativa Cuic di Milano, per la quale usa quotidianamente una cargo da ottobre 2023, quando è iniziata l’attività di questa giovane realtà di ciclologistica.
Daniele Bonazzi presente con sua cargo Bullitt Classic, che usa tutti i giorni per lavorare, anche lui, con il team di Mercury by Bike Torino. È arrivato fino a Locana sfruttando la combinazione bici+treno e sfidando il maltempo.
Vincenzo Greco è arrivato direttamente da Parigi, dove lavora da quasi venti anni e partecipa con la sua Riese & Muller Load preparata da Biga.
Vincenzo ci ha rivelato: “A Parigi è in corso da anni un grande cambiamento della mobilità e con l'introduzione delle ultime modifiche (aumento ed allargamento delle piste ciclabili, divieti di accesso, parcheggi a pagamento per auto e moto) e con strade sempre più strette, mi sono reso conto che una cargo bike mi risolve il 95 % delle problematiche legate al trasporto, riducendo drasticamente i tempi e i costi, aumentando di conseguenza la produttività. La cargo bike mi ha cambiato la vita”.
Alessandro Colombo, amico di “Ale Biga” (soprannome dell'organizzatore) e suo socio di scialpinismo, finora è salito su una Bullitt solo una volta. È un cicloamatore puro ed ha affrontato questa avventura con una Bullitt Bluebird.
Federico Tintori, appassionato pedalatore, cicloturista è affascinato dal mondo underground, cargo e globetrotter legato alle due ruote. In questa occasione ha guidato una Bullit MilkPlus.
Nicoló Mangano è collega di Gaia e pedala con la sua Bullitt Raw montata con mozzi, manubrio e altri dettagli color porpora.
Stefania Rubini è una bike messenger di Torino, dove lavora per Mercury by Bike, un servizio di consegna di tutto quel che non è cibo. Partecipa all'evento del Nivolet in sella alla sua E-Bullitt Bluebird con cui solitamente trasporta pacchi e che usa sempre per qualsiasi spostamento.